La Golena di Ca' Pisani ricopre un'area di circa 43 ettari e attualmente è gestita dalla Regione Veneto che l’ha acquistata nel 1997, grazie a un finanziamento della Comunità Europea (Programma LIFE), allo scopo di rinaturalizzare questo contesto. Viene preservata attraverso il Servizio Forestale Regionale con la collaborazione dell'Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po.
La Golena di Ca' Pisani comprende un suggestivo tratto fluviale sulla parte sinistra del Po di Maistra, alcune zone umide delimitate da argini interni, circa 4 ettari di formazioni boscate (in prevalenza salici) ed alcune aree un tempo coltivate, oggi lasciate volutamente incolte e rinaturalizzate. Proprio l'eccesso di apporto idrico del Po di Maistra, aveva creato problemi alla fauna ittica, rendendo la valle poco produttiva. Nella zona veniva anche esercitata l'attività venatoria, ora vietata.
L’area umida rappresenta oggi un raro contesto, come attesta la presenza di una ricca avifauna che comprende la Garzetta, l’Airone cinerino, l’Airone bianco, l’Airone rosso, la Sgarza ciuffetto, il Cavaliere d'Italia, il Gruccione, lo Svasso maggiore, lo Svasso minore, il Falco di palude, la Nitticora, il Picchio rosso maggiore, l’Upupa, l’Usignolo di fiume e altre specie più comuni.
Dal punto di vista vegetale, l'ambiente è caratterizzata dalla presenza delle specie tipiche palustri e da diversi esemplari arborei, come la Cannuccia di palude alla quale si accostano diversi elementi erbacei alofili. Le formazioni boscate occupano la fascia di terreno emersa lungo il ramo del Po di Maistra. Qui la specie predominante è il Salice, seguito dal Pioppo, dall’Ontano nero, dal Frassino e dalla Farnia. Molto diffusi sono l'Indaco bastardo, la Robinia e il Rovo.
Prima della gestione da parte della Regione, la Golena era un esempio caratteristico di valle da pesca privata, funzionale all'allevamento di cefali, branzini e anguille. Grazie ai fondi europei, nella zona sono stati creati diversi percorsi naturalistici dotati di punti di osservazione per il birdwatching. Un piccolo centro visite, realizzato all’interno di un casone tradizionale, illustra le caratteristiche del luogo. All’esterno sono invece ricostruite, a scopo didattico, alcune abitazioni un tempo utilizzate per la pesca tradizionale di fiume.